27.10.07

Cose da evitare

Un nuovo film sul complotto 9/11, made in italy e presentato alla festa del cinema di Roma. Questa volta il Kolossal lo abbiamo fatto Noi. Se il noto Loose Change costò 6mila dollari, questo di Franco Fracassi e Giulietto Chiesa è costato 500mila euro. Soldi in buona parte ottenuti da donazioni (minimo 100euro) tutte riportate nei titoli di coda.

Sarebbe da risparmiare tempo, e da non vedere, ma dovrò farlo perchè (sò già chi) qualcuno tra poco si presenterà molto tronfio a casa mia con il DVD masterizzato, dicendo "vè! bambarello...", e rinizieranno le discussione sulle enormi baggianate contenute nel suddetto DVD, quindi mi devo preparare, studiando, per esempio, da qui e qui.

Comunque, a voi consiglio, come a bei tempi della coca-cola, o della nestlè, di rispolverare del sano boicottaggio, e non pagare per vedere ZERO.

4 comments:

mother said...

Ti dirò, mi fanno un po' pena quelle migliaia di coproduttori ai quali è stato promesso lauto guadagno e si ritrovano con un prodotto che non scopre niente, solo elenca come le tesi complottistiche siano in disaccordo.

Zero è il vero debunker delle teorie complottiste, poichè mostrandole tutte indica chiaramente come queste non si dispongano sulla realtà dei fatti, ma sfruttino ogni piccola bazzecola per farne guadagno.

gasnet said...

allora, invece che lincare blogs di parte vi indirizzo io al sito ufficiale di zero:

http://www.zerofilm.it/

se volete una copia masterizzata del film ve la regalo io!!!

Invece iniziate a boicottare i film delle multinazionali americane che producono materiale e gadgets in Birmania!!!! hops!..forse e' meglio non smuovere la puzza!!!

Spinea vivibile said...

due pesi e due misure: Zero e Giulietto Chiesa
http://s-p-e-e-d-y-b-l-o-g.blogspot.com/2007/10/due-pesi-e-due-misure-zero-e-giulietto.html

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Invece iniziate a boicottare i film delle multinazionali americane che producono materiale e gadgets in Birmania!!!! hops!..forse e' meglio non smuovere la puzza!!!
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Bravo Gasnet...è talmente pieno di prodotti di marche americane made in birmania che non ho nemmeno una foto da presentarti. In compenso spiega tu il veto della China all'intervento dell'ONU contro la dittatura.
Chi credi difenda Korea del Nord e Birmania? Gli USA che le danno sempre contro ricevendo dai Giulietto di turno valanghe di critiche o la Cina...

massimo said...

La nose che non è neppure multinazionale, ma 4 sfigati di macerata produce in Birmania
....grande Gas,inviami subito una copia del film a Pavia che almeno ho qualcosa da fare PS PER GAS: retrocederemo con 13 punti in un campionato ma al rimini glielo mettiamo in quel posto sicuro.
Argomento Birmania: non si possono rompere i coglioni alle potenze regionali, in Asia il controllo è della Cina e loro non vogliono rotture, d'altronde nessuno si ricorda dei veti in Nicaragua degli USA e nuppure di quello francese per Haiti.
Pavia report: qua ci sono 4 cinema in città e danno rispettivamente 1molto in cinta 2 2061 3mattdamon e stocazzo di identity 4ratatoulle.....il problema non sono le multinazionali ma i ritardati italici che ogni anno fanno fare il record di incasso ai f.lli vanzina col loro film di Natale.
Forza Ahmadinejad